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Pianificazione della produzione: come il 2020 ha capovolto il mondo della supply chain

04.11.21

Di Alessandra Giovanelli, Lena Schneider e Sonja Telscher

Alla luce della crescente complessità e dinamicità, una gestione aziendale di successo richiede un distacco dal modo di pensare tradizionale. I mercati stanno diventando sempre più volatili e sono caratterizzati da una domanda variabile. Nel seguente articolo forniamo una panoramica delle nuove dinamiche che rendono necessario ripensare gli attualiprocessi di approvvigionamento, produzione e distribuzione. Cosa è cambiato rispetto al passato? Cosa è rimasto invariato? E qual è il futuro della supply chain, partendo dalla ricerca delle materie prime fino alla gestione flessibile dei magazzini e dei flussi di materiali?

Le aziende hanno capito già in passato che un intelligente coordinamento delle capacità produttive ha un effetto decisivo sulla redditività dell'azienda. Perché, come disse una volta Benjamin Franklin: "Se non pianifichi, stai pianificando il tuo fallimento”. Solo con una pianificazione e un controllo dellaproduzione ben ponderati e flessibiliè possibile evitare carenze di materiali e capacità, difficoltà nel rispettare le date di consegna e costi di produzione inutilmente elevati.

Sul mercato si osservano sempre maggiori richieste per la produzione. Il motto è: sempre più veloce, sempre meglio, sempre più economico. È necessario rispondere prontamente alle richieste dei clienti, garantire il mantenimento delle date di consegna e ridurre i tempi di produzione. Anche i processi produttivi devono essere il più possibile privi di errori, per evitare scarti di produzione e rilavorazioni. Inoltre, la pressione sui costi è in aumento, in quanto la varietà di fornitori globali spinge i prezzi al ribasso e incide sui margini di profitto.

Alla luce delle crescenti aspettative, è essenziale calcolare adeguatamente le risorse umane e materiali. A causa della volatilità dei mercati, ciò richiede un elevato grado di flessibilità, che deve essere integrato nellapianificazione della supply chain.

Lacatena di approvvigionamentoè estremamente complessa e vale quanto il suo anello più debole. Una delle maggiori sfide nellagestione della supply chainè lapianificazione della domanda, a cui si è recentemente aggiunto il problema della carenza di materie prime. La domanda aumenta, ma non può più essere soddisfatta perché mancano le materie prime necessarie. Sempre più Paesi adottano misure protezionistiche e chiudono i loro mercati per promuovere la produzione e la trasformazione nei propri Paesi. La carenza di materie prime colpisce tutti i settori dell'industria manifatturiera. Numerose aziende lamentano limiti di capacità nell'approvvigionamento, in particolare per materiali come acciaio, rame, alluminio, polimeri, semiconduttori, materiali isolanti e componenti. Ciò è particolarmente sentito dai consumatori che si trovano alla fine della catena e che non ricevono l'ordine in tempo o non sono in grado di effettuarlo.

Anche se non tutte le sfide attuali possono essere superate con una supply chain ottimizzata, in linea di principio vale quanto segue: solo l'interazione efficace delle risorse disponibili, una buona pianificazione e programmazione portano a un'elaborazione efficiente e tempestiva degli ordini di produzione.

Inoltre, unasupply chain economicadipende in larga misura da unagestione intelligente dei magazzini e delle scorte. Ci sono diverse domande da porsi a questo proposito:

  • Ha senso produrre on stock per consegnare gli ordini nella finestra temporale prevista e competitiva?
  • È opportuno tenere in magazzino prodotti semilavorati o finiti?
  • Quali materie prime e materiali ausiliari e di esercizio occorrono e in quali quantità?
  • Ci sono date di scadenza, quantità minime d'ordine o termini di consegna da rispettare?

In tutte queste considerazioni, è sempre importante tenere presente quanto capitale sia ancora sano vincolare e dove la decrescita dei costi indotta dai volumi e gli orizzonti di consumo devono essere soppesati.

Una produzione senza problemi, il monitoraggio digitale e il controllo dell'intero sistema intralogistico sono oggi parte degli strumenti per una gestione di successo. Sistemi informativi collaborativi, processi di rifornimento autocontrollati, produzione automatizzata e Predictive Maintenance sono fattori decisivi sulla strada verso laSmart Factory. Lacombinazione di OT e ITutilizzando moderni sensori e un potente software assicura che l'idea di unasupply chain a digitalizzazione orizzontale e verticalediventi realtà. In questo modo è possibile adattare in modo continuo il processo di pianificazione alle condizioni reali, reagire in modo flessibile agli eventi imprevisti mantenendo sotto controllo i costi. Le risorse e gli strumenti sono pianificati con lungimiranza, i processi sono razionalizzati attraverso un flusso sistematico di informazioni e ibig datadisponibili diventano utilizzabili. Una pianificazione affidabile delle vendite, che ha un impatto su ogni fase successiva del processo, è di importanza centrale. Tutte le informazioni e le variabili importanti devono essere prese in considerazione e armonizzate tra loro; è così che i protagonisti sul lato domanda, fornitura e offerta si uniscono per formare una rete sinergica.

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