Veltins - Monitoraggio intelligente delle valvole sul circuito secondario
Il birrificio C. & A. Veltins si affida al sensore per valvole MVQ di ifm
La tradizione diventa modernità: è così che si potrebbero riassumere in breve i quasi 200 anni di storia e sviluppo del birrificio tedesco C. & A. Veltins. Da piccolo birrificio artigianale è diventato uno dei più grandi e moderni birrifici privati d'Europa, con una produzione annua di oltre 3,36 milioni di ettolitri.
Che si tratti di elettricità, tecnologie innovative per la produzione della birra e limbottigliamento o dell'installazione di un proprio impianto di trattamento delle acque reflue: nel corso della sua storia, il birrificio C. & A. Veltins ha percorso nuove strade, ha stabilito standard per il settore e si è dedicato all'utilizzo sostenibile delle risorse naturali, prima fra tutte l'acqua di sorgente che sgorga nelle immediate vicinanze del birrificio.
Controllo esatto della temperatura
L'amministratore delegato di C. & A. Veltins, Peter Peschmann, spiega che l'acqua di sorgente non viene utilizzata solo per la produzione della birra, ma anche come mezzo di riscaldamento e raffreddamento. "Ogni volta che i nostri prodotti devono essere riscaldati o raffreddati nel processo di produzione, usiamo l'acqua per regolare la temperatura. L'acqua alla temperatura appropriata è disponibile tramite il circuito secondario; l'afflusso e il deflusso vengono controllati tramite valvole. Per garantire una qualità del prodotto costantemente elevata e ridurre al minimo gli scarti di produzione, è necessario controllare il flusso d'acqua in modo preciso e affidabile per tutto il tempo. Questo significa che il corretto funzionamento delle valvole è di estrema importanza".
Facile da usare, ottima qualità, dati precisi
In passato, le valvole a farfalla venivano monitorate in modo convenzionale con due sensori di prossimità per determinarne la posizione. Questi inviavano al sistema di controllo un segnale di commutazione "Valvola aperta" o "Valvola chiusa".
Il CEO del settore tecnico Peter Peschmann spiega: "Oltre alla necessità di un doppio cablaggio, questo metodo era particolarmente soggetto a guasti nelle tubature dell'acqua calda perché i sensori induttivi utilizzati, acquistati allora da un'altra azienda, non erano in grado di gestire le temperature per lunghi periodi di tempo".
Il sensore per valvole MVQ dello specialista dell'automazione ifm viene pian piano implementato come alternativa affidabile e facile da usare. È montato sull'asse rotante dellattuatore. Da qui rileva continuamente la posizione della valvola con estrema precisione e la trasmette al sistema di controllo tramite un segnale analogico o, con informazioni diagnostiche ancora più dettagliate, tramite il protocollo di comunicazione digitale IO-Link. Tempi di movimento più lenti della valvola o posizioni finali non raggiunte al 100%, ad esempio a causa di depositi o usura, vengono rilevati dal sensore e segnalati sia in direzione del PLC e del livello IT che in loco tramite display LED. I punti di commutazione possono essere impostati liberamente per consentire una semplice integrazione nel programma di controllo.
Meno perdite, vantaggi reali
"Grazie alla precisa visualizzazione dell'angolo e dei tempi di movimento tramite IO-Link, siamo in grado di rilevare tempestivamente i depositi e pianificare in modo ottimale la manutenzione della valvola", afferma Peter Peschmann. Il fatto che vengano rilevate e visualizzate anche le aperture minime delle valvole è stato vantaggioso per l'azienda già in un caso specifico.
"Avevamo una perdita d'acqua nel circuito che non potevamo localizzare perché non cerano visori per ispezione installati nelle condotte di grandi dimensioni. Grazie all'MVQ abbiamo scoperto che una delle valvole non si chiudeva più completamente. La valvola è stata riparata in tempi brevi e la perdita indesiderata è stata eliminata. Questo dimostra il potenziale e le possibilità di un monitoraggio preciso delle valvole. Per il birrificio C. & A. Veltins, l'MVQ rappresenta un vero vantaggio per evitare il più possibile lo spreco di acqua".
Chiara indicazione dello stato
Anche lindicazione dello stato attuale delle valvole, tramite LED a colori ben visibili, è stata uno degli argomenti decisivi che hanno spinto Veltins ad installare gradualmente il sensore su tutte le valvole dei circuiti di raffreddamento e riscaldamento nel processo di produzione della birra e nell'imbottigliamento.
"I chiari vantaggi del sensore sono lindicazione univoca dello stato, linvolucro chiuso, la semplicità di installazione, che richiede solo un cavo standard M12 non schermato, e la possibilità di rilevare informazioni complete dei sensori in modo centrale nel livello IT", afferma Peter Peschmann, CEO del settore tecnico presso Veltins.
Oltre dieci anni di collaborazione in piena fiducia
Ad oggi, nel birrificio C. & A. Veltins vengono utilizzati circa 40 sensori di ifm per valvole, alcuni dei quali funzionano in modalità analogica, mentre altri sono dotati di connessione IO-Link.
"Siamo convinti che IO-Link apporti un valore aggiunto in termini di disponibilità dell'impianto", afferma Peter Peschmann. Anche prima dell'utilizzo dell'MVQ, sono stati realizzati con successo i primi progetti per il monitoraggio delle vibrazioni sugli azionamenti. "Lavoriamo con ifm ormai da oltre dieci anni. Dalla qualità e semplicità nellutilizzo dei prodotti fino al supporto e alla consulenza competente e affidabile nell'ulteriore sviluppo delle nostre soluzioni di automazione: siamo contenti di questa collaborazione".
Luppolo, malto, acqua: gli ingredienti di una classica birra Pilsner. Per garantire un buon sapore, è necessario controllare con precisione anche la temperatura durante il processo di produzione.
Conclusioni
Grazie ai prodotti di alta qualità e al supporto degli esperti di ifm, il birrificio C. & A. Veltins è in grado di garantire un funzionamento affidabile dei circuiti di riscaldamento e raffreddamento e di impostare le soluzioni di automazione in modo lungimirante, conservando le risorse.